Evitare o ridurre i contaminanti grazie al Sistema HACCP
Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2025
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I contaminanti alimentari sono sostanze non intenzionalmente aggiunte agli alimenti, ma presenti a causa di processi produttivi, trasporto o imballaggio. La normativa europea, con il Regolamento n. 1881/2006 e successive modifiche, stabilisce limiti per i contaminanti più pericolosi, garantendo la sicurezza dei prodotti alimentari.
Principali contaminanti da monitorare
• Nitrati in ortaggi (spinaci, lattuga).
• Micotossine (aflatossine, ocratossina A) in cereali, frutta secca, latte.
• Metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio, arsenico) in carne, pesce, latte e verdure.
• Diossine e PCB, sostanze tossiche ambientali.
• Idrocarburi policiclici aromatici, derivati della combustione.
Effetti sulla salute
Le micotossine possono avere effetti cancerogeni e tossici, mentre i metalli pesanti influenzano negativamente il sistema nervoso, soprattutto nei neonati. Diossine e PCB sono altamente tossici e persistenti nell’ambiente, classificati come cancerogeni dall’AIRC.
Come ridurre i contaminanti
L’adozione di buone pratiche agricole e produttive è fondamentale per limitare la presenza di contaminanti negli alimenti. Il sistema HACCP aiuta a monitorare la sicurezza, ma servono controlli rigorosi lungo tutta la filiera per proteggere la salute pubblica.
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